dagli stessi colori,
ad ognuno il proprio mestiere.
Misticanza su tavole imbandite
dai suoni grezzi e gravi, gli orchi, le voci soavi
acuti di chiacchiericci da intrattenimento
mentre la serata scivola; m’ allontano
per una passeggiata. Vera e cruda
la sua mano scruta la mia
come dune di sabbia
dei paesaggi sterili e piatti,
leggeri su giorni nuovi da sperimentare;
alcune luci riflesse ed ombre sconfinate
corpi d’ acciaio adiacenti scalfiti da tempeste di sabbia
con ognuno i propri sogni in testa.
~Mia.